Una bella esperienza: aderiamo ad un progetto di tirocinio agricolo
Nel corso del 2020 la nostra Associazione ha siglato un accordo per aderire ad una nuova esperienza di tirocinio agricolo della durata di tre mesi. La nostra referente di questo progetto è Antonella Lazzeri di Fondazione Caritas Onlus che, a fine tirocinio, ha redatto il seguente resoconto.
Progetto RE.A.T.T.I.V.I
Il progetto RE.A.T.T.I.V.I. (Rete di Azioni Trasversali Territoriali di Inserimento per la Valorizzazione Individuale) è finanziato attraverso la Regione Toscana dal FSE-POR 2014-2020 (Fondo Sociale Europeo).
I partner di progetto, coinvolti in una collaborazione pubblico/privato, sono: Società della Salute Sud/Est, Consorzio Metropoli e Fondazione Solidarietà Caritas.
L’obiettivo principale del progetto è quello di costruire percorsi di inserimento lavorativo per persone disoccupate in situazione di svantaggio sociale (persone che vivono in nuclei familiari monoreddito, donne sole con figli a carico) finalizzati a creare nuove opportunità lavorative e ad offrire occasioni di formazione al lavoro.
Le azioni di progetto prevedono: un percorso di orientamento al lavoro (incontri di gruppo e colloqui individuali); tirocinio formativo presso un’azienda ospitante della durata di minimo tre mesi.
Le fasi del progetto
Una volta individuato l’obiettivo professionale si avvia la fase di ricerca azienda “scouting”, che mira a far incontrare “matchare”, persona e azienda.
La finalità è rendere questa esperienza un’occasione per acquisire competenze spendibili in un successivo momento di ricerca del lavoro.
I tirocini sono misure di politica attiva, esperienze formative che accrescono l’occupabilità della persona in un’ottica di riduzione dei periodi di disoccupazione. Se non preventivamente orientati e programmati rischiano di risolversi in un flop. Fondamentale evidenziare concretamente le potenzialità insite in un particolare profilo professionale, riconducendole proficuamente alle attitudini della persona, attraverso un’esplorazione dei propri percorsi pregressi, formativi e professionali, utilizzando strumenti quali il bilancio di competenze.
Fase assai complessa e delicata è quella della ricerca delle aziende disponibili ad ospitare i tirocini. Fondamentale condividere il valore dell’esperienza come opportunità di arricchimento reciproco.
Prima dell’inizio delle attività di stage vengono svolti colloqui conoscitivi che permettono alle aziende di conoscere il progetto, il tutor di progetto e la persona candidata per il tirocinio. Fiducia è la parola chiave dei rapporti che intervengono tra soggetti coinvolti
Il candidato al tirocinio
Tra i candidati inviati dal servizio sociale, ho seguito un ragazzo di nome Giorgio, (nome di fantasia) e dal percorso di orientamento e dal bilancio di competenze abbiamo individuato come obiettivo professionale un lavoro in ambito agricolo. Giorgio aveva già delle esperienze e i suoi interessi vertevano in questo settore. Grazie al coinvolgimento dei servizi sociali del comune di San Casciano, siamo entrati in contatto con l’Associazione Sant’Angelo. Abbiamo organizzato alcuni incontri con i soci per descrivere esattamente il progetto, condividere gli obiettivi e capire i reciproci bisogni. Successivamente è stata presentata la persona beneficiaria ed è stato avviato il tirocinio.
Il tirocinio
Fin da subito i soci dell’Associazione hanno mostrato grande disponibilità nell’agevolare Giorgio, anche per ciò che concerne il raggiungimento del luogo di lavoro. S’Angelo si trova in una magnifica location ma non troppo comoda da raggiungere per chi si muove con i mezzi pubblici. Per questo hanno cercato di facilitare Giorgio permettendogli orari che coincidessero con l’arrivo dei mezzi o addirittura, laddove possibile, facendosi carico del suo arrivo.
Durante lo stage Giorgio ha avuto modo di apprendere nuove competenze ma soprattutto si è sentito valorizzato e riconosciuto. Questo gli ha giovato in termini di sicurezza in sé stesso, tanto da riuscire a trovare un lavoro subordinato al termine dei tre mesi di tirocinio.
Gli obiettivi previsti dal progetto sono stati raggiunti!
Resoconto
Questo “finale” positivo è frutto di una serie di elementi costituenti i progetti nei quali si opera su piani diversi rispetto all’empowerment, la stima di sé, l’individuazione delle proprie competenze e il saper prestare attenzione a sé.
Il caso di Giorgio evidenzia l’effetto positivo della circolarità di azioni coordinate.
Ringrazio di cuore tutti i soci dell’Associazione che attraverso il loro impegno hanno reso possibile questo risultato!