Ripuliamo i boschi di Sant’Angelo, una giornata dedicata alla pulitura e ripristino dei boschi
Una giornata che resterà memorabile: sabato 23 Marzo 2919. La comunità riunitasi intorno al progetto di recupero del complesso e delle aree che circondano la chiesa di Sant’Angelo Vico L’Abate si è ritrovata in un tiepido mattino di Primavera per dedicarsi ad un’attività che questo luogo ormai reclamava da tempo. L‘impatto ambientale che c’è stato dagli anni ’50 in poi è davvero esorbitante! Durante il sopralluogo il gruppo ha potuto constatarlo in particolar modo tra i boschi che circondano l’antica strada che porta al vecchio cimitero.
Anni di incurie e inciviltà: il sottobosco di vetro
Era negli anni ’50 infatti che si usavano le tipiche bottiglie del latte con vuoto a rendere, che sono state ritrovate a decine, assieme a fiaschi, secchi rotti, tutti rottami di plastica e di ferro risalenti sicuramente agli anni del boom economico, in cui si usava la natura come pattumiera e non ci si rendeva conto del danno che si faceva all’ambiente. C’era addirittura una bombola del gas in mezzo ad una selva di sterpaglie che assieme a tutti i rifiuti ha reso impraticabile per anni un percorso risalente al sedicesimo secolo.
Recupero della vecchia via del cimitero
Il Cimitero di Sant’Angelo, attivo dal 1500 circa, è rimasto illeso fino alterremoto del Chiantifiorentino del 1895. Con una magnitudo stimata di 5.4 gradi Richter, sconquassò l’area a sud di Firenze e anche il cimitero andò distrutto e trasferito lungo via Vicolabate. Da allora la vecchia strada è stata abbandonata ed in una sola mattinata è ridiventata agibile grazie ad una squadra di una ventina di volontari che si è organizzata sia per tagliare arbusti, rovi, alberi pericolanti e rami secchi da una parte, sia per raccogliere tutti i rifiuti, prevedendo poi un’adeguata differenziazione. A questo scopo il gruppo si è dotato degli adeguati contenitori, un kit fornito appositamente da Alia Servizi Ambientali. Ora questa strada è tranquillamente percorribile a piedi, e tante antiche strade poderali dei dintorni lo diventeranno visto che questa attività rientra tra quelle messe in campo dall’Associazione S. Angelo.
La piantumazione del nuovo cipresso
Dopo una mattinata che ha impegnato muscoli, articolazioni e schiene, i soci del gruppo si sono ritrovati intorno ad una tavola apparecchiata e imbandita come nella tradizione. Per compensare la fatica ci vuole il giusto ristoro, con ingredienti il più possibile autoprodotti, vino compreso. Naturalmente senza farsi mancare l’ingrediente più prezioso: l’allegria!
Tanta da innescare nel gruppo l’energia che nel pomeriggio è servita per estirpare i resti di un cipresso secolare con l’ausilio di un escavatore. Non poteva esserci un finale di giornata migliore, quando alla luce del tramonto un nuovo cipresso è stato piantumato nella sede del suo antico predecessore. Dopo un gesto di rispetto nei confronti della natura, un gesto che simboleggia la rinascita di un luogo che da sabato 23 Marzo ha decisamente un aspetto migliore!